Ware

WARE è il mio progetto.

È nato dalla passione per il web, certo, ma anche da un sogno più grande: quello di creare qualcosa che potesse aiutare le persone a lavorare meglio, a far crescere le loro idee.

All’inizio immaginavo che sarebbe stato semplice. Pensavo che bastasse l’entusiasmo, qualche competenza tecnica, e la voglia di fare.

Credevo che in tre, cinque anni, tutto sarebbe esploso.

Invece non è andata così.

Con i miei limiti, le mie confusioni, i miei tentativi.

Con le promesse non mantenute, con le fasi in cui credevo di potercela fare da solo, e con i momenti in cui ho avuto paura di non essere all’altezza.

WARE ha attraversato tutti questi anni senza mai diventare un “caso di successo”.

Non ci sono numeri da copertina, né storie da raccontare per impressionare qualcuno.

C’è solo la realtà: una piccola attività, cresciuta piano, che ha imparato a restare in piedi anche quando il resto crollava.

Una realtà che mi ha insegnato, a volte duramente, che non si può costruire fuori ciò che non si è pronti a sostenere dentro.

Per anni ho creduto che l’unico modo per dimostrare qualcosa fosse fare di più, crescere in fretta, sembrare migliore.

Poi ho capito che non serve dimostrare niente, serve costruire con verità.

Ho smesso di inseguire e ho iniziato a camminare.

E ho scoperto che anche un piccolo passo, se fatto nella direzione giusta, è meglio che n passi chissà per dove.

Oggi WARE è ancora qui.

E ogni volta che un cliente mi scrive per ringraziarmi, ogni volta che riesco a semplificare qualcosa, ogni volta che uno spazio web funziona come dovrebbe… sento che tutto questo, nel suo silenzio, ha avuto senso.

Questa non è la storia di un successo.

È la storia di un uomo che ha sbagliato, che ha perso, che ha fatto crollare ciò che aveva di più caro. E che da quelle macerie sta cercando di ricostruire.

Davide Masserini

La verità è che la mia azienda è sempre andata di pari passo con me.